Final Fantasy XIII – Un gioco nato per far discutere

Come da titolo, il titolo Square Enix, uscito agli inizi di Marzo, è uno di quei giochi che o si amano o si odiano, ancora di più dei precedenti titoli della serie. Per tanti versi il gioco di punta della casa nipponica è destinato a far parlare di sé, ne bene o nel male. Io cercherò di recensirlo per quello che è, ma, da fan vero di questa serie, so già che non ci riuscirò e chiedo quindi scusa se in alcuni momenti sembrerò “di parte”. Ma bando alle ciance, vi lascio alla recensione

Cocoon, mondo da salvare

Il pianeta orbitante di Cocoon, creato in antichità per il bene degli umani sopra la superficie di GranPulse, luogo inospitale e pericoloso, è governato da esseri chiamati Fal’Cie, creati a loro volta dai cristalli. La vita su Cocoon è solitamente regolata dal volere di questi esseri eletti, che richiedono agli umani particolari compiti, o “Focus” come vengono detti nel gioco, attraverso dei marchi impressi sul corpo delle persone. Questi prescelti, soprannominati L’Cie, non sanno invece quale compito preciso gli venga richiesto dal Dio, ma solo attraverso delle visioni vengono indirizzati al loro scopo. A loro viene concesso solo un determinato periodo di tempo per completare gli incarichi, pena la trasformazione in Cie Corpse, una sorta di mostri che vagano per la terra senza uno scopo. Il premio dato a coloro che riescano a portare a termine l’obiettivo è l’immortalità, guadagnata attraverso la mutazione in cristallo. Senza spoilerare troppo la trama, i 6 personaggi dovranno premurarsi di non diventare Corpses e nel frattempo di salvare il loro pianeta natio. La trama, a parte le lievi differenze, sembra la classica trama di un Final Fantasy, nel bene e nel male. Per quanto riguarda i personaggi, questi si rivelano una mezza delusione, visto che ricalcano gli archetipi di personaggi già visti in altri episodi. Lightning, la bella protagonista, è irascibilie, solitaria e scontrosa, come non si sa quanti protagonisti della serie FF. Vanille è la classica “Stupida Oca”, pare avere il cervello grosso quanto una palla da Ping Pong e della consistenza di una Danette. Snow è il classico tipo “a’la Zell/Sabin”, ossia “Ti salvo io, faccio io, spacco io, ti apro il culo” ma che poi non riesce a combinare nulla (almeno per le prime fasi di gioco). Sorvolo sugli altri banali personaggio e concludo dicendo che l’unica vera novità è (ahimè) portata dal negro di turno, tale Sazh, che rispecchia un po’ la mentalità di una persona normale. Si lamenta per la stanchezza, si preoccupa dei folli piani megalomani dei protagonisti, cerca sempre la strada più facile e spesso strappa anche qualche sorriso con le sue improvvisazioni da cabaret di quart’ordine.
Insomma, la trama e i personaggi, per quello che ho visto io, sanno di già visto, sembrano tutte idee riciclate, salvo qualche sprazzo di novità…

Paga l’occhio…

E’ proprio quello che fa il gioco, paga l’occhio. Il gioco è quanto di più bello (assieme ad Uncharted 2) visto su una Ps3. I filmati sono una cosa eccezionale, la stessa grafica ingame è degna di un filmato, e risulta veramente piacevole guardare in HD questo gioco. Certe immagini hanno il potere di togliere il fiato, di lasciare il giocatore a chiedersi se sia davvero il gioco e non un altro (l’ennesimo, ma di questo ne parlerò dopo) filmato che inframezza la storia. Anche gli effetti degli attacchi, le magie, sono quanto di migliore visto finora su console. Vi basterà guardare il lago “ghiacciato” del capitolo 3 per rimanere letteralmente estasiati. Square Enix ha davvero voluto esagerare sotto questo aspetto…

Ma non la mente…

Eh sì, la grafica si sa non è tutto. FFXIII risulta un triste esempio di questo concetto. Infatti dietro i fuochi d’artificio più belli di quelli veri, dietro espressioni facciali grandiose, si cela un game piatto, monotono e ripetitivo. Partiamo dal sistema di esplorazione. Ora, fino a FFXII abbiamo trovato lande immense, città congestionate, i classici sotterranei che non fanno mai male, templi, chiese ecc ecc…Alt! Non andiamo oltre, perché pensarci potrebbe farvi odiare l’ultimo capitolo della Fantasia Finale! Non tanto per la sterilità e banalità degli ambienti (si parte su un treno in corsa…non vi ricorda niente?), ma per il fatto che il gioco è un unico rettilineo! Quanti di voi si sono persi nel labirinto dei minotauri di FFVIII? E nella città fantasma di FFVI? Per non parlare di tanti altri luoghi intrisi di scorciatoie, stradine piene di tesori ben celati o di boss secondari pronti ad aprirvi le natiche solo con lo sguardo. Niente di tutto questo troverete in FFXIII. Solo una strada dritta, un baule appena dietro una curva, ovviamente circondato da mostri (rigorosamente in vista sulla mappa) e qualche semplice enigma (forse un Down sarebbe in crisi con “tira la leva, apri la porta”. Niente giri in città, niente frugare nelle case per oggetti, niente popolazione con cui interagire, NI-EN-TE. Solo corsa-combattimenti-boss-filmato, poi di nuovo corsa-combattimenti-boss-filmato…Così all’infinito, o meglio, fino ai titoli di coda (se siete fan, spererete che arrivino presto, che la tortura finisca velocemente e la morte sopraggiunga indolore)
E a proposito del combattimento. Chi si ricorda i vecchi nemici di FF alzi la mano. Quei mostri che non muoiono se non con la mossa giusta, quelli con le magie da assorbire, quelli enormi che vi battevano solo con un peto. Dimenticateli, rimuoveteli, cancellateli. Qui si risolve ogni battaglia con il tasto “X”. Ebbene sì, per finire il gioco vi basterà premere a caso il tasto X su “Assalto”, il comando che sceglie automaticamente le mosse dalla lista del personaggio. Ah, ogni tanto le vostre cellule neuronali verranno stimolate quel tanto che basta per cambiare le classi (scopiazzatura dei Jobs di FFV e dei Look di FFX-2) e mettere un Healer per salvare il vostro Main Character dalla morte. Perché vi chiederete, avendo 3 players e un sacco di Phoenix Down nello zaino. Perché se muore il main char del momento è Game Over! Ebbene sì, uccidine uno per eliminarli tutti! Sono finiti i tempi in cui si faceva appello ai compagni, qui è tutto sulle vostre spalle! E sono finiti i tempi dei livelli! Non vanno più di moda…Meglio copiare la sferografia di FFX e mettere qualche abilità e qualche Job a caso…Qualcuno prima o poi mi spiegherà con quale criterio i personaggi apprendono un Job e soprattutto quel particolare Job (Vanille sabotatrice….Potrebbe fare giusto “La Pupa e il Secchione”…Può sabotare al massimo i goldoni XD).
Insomma, la profondità del sistema di combattimento non è punto forte del gioco, ma proprio per questo il gioco risulta adatto a quella serie di giocatori definiti “Casual Player”, quelli che giocano solo una volta ogni tanto. Infatti potrete smettere e ricominciare a giocare quando vorrete, senza il rischio di aver dimenticato “come giocare”. Il gioco inoltre è abbastanza facile, per un player esperto non ci saranno problemi, forse riuscirà a non morire neanche una volta….Sapete com’è, non ci sono livelli, non ci può essere il boss “troppo forte”, ma solo quello affrontato con le classi sbagliate…Tutto lì…

Conclusioni (Parte per tutti)

Che dire di questo gioco? Per chi non ha mai giocato FF questo gioco sarà un capolavoro, qualcosa di splendido e tutto da scoprire. Per gli altri potrebbe risultare noioso e banale. Per i fan sarà o l’ennesima perla o una vaccata clamorosa (passatemi il termine). Insomma, personalmente non mi sento in grado di dare un voto al gioco, che sembrerà diverso a ogni giocatore.
Grafica : 9.5 – Quanto di più bello potete trovare sulla console Sony (con Uncharted 2)
Sonoro : 8 – Ottimi suoni per ogni cosa, però niente doppiaggio ita…La cosa dispiace
Longevità :8 – All’incirca 13-16 ore. Meglio di molti titoli usciti di recente
Diverimento : SV – Non mi esprimo, dipende dai singoli Players
Rigiocabilità : Moderata – Se siete attenti al primo giro prenderete il platino. Se no non vi spiacerà rifare tutto il giro
Voto Finale : Senza Voto – L’esperienza di gioco è quella che è, ma ogni giocatore la può vedere in modo diverso. Mi sono limitato a segnalare le caratteristiche base del gioco. Sta al giocatore dire se il gioco gli piace o no. Se volete un parere personale leggete il Setzer Corner qui sotto.

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